A guardia degli Euganei Il Comune di Lozzo Atestino si sviluppa alle pendici del Monte Lozzo, circondato da un reticolo di acque, valli e retratti, che hanno segnato profondamente la storia e la morfologia di questo territorio. L’ubicazione del paese ci fa subito capire come queste terre, prima delle intense bonifiche, fossero sommerse dalle acque e di conseguenza i nuclei abitativi si svilupparono in collina. Il toponimo stesso di Lozzo sembra indicare “terra fertile – territorio fangoso”, ma molto probabilmente il termine lucus indicava in epoca romana il “bosco sacro” che si estendeva sul Monte Lozzo, il colle più isolato degli euganei e l’unico (oltre il Monte Cinto) a non avere un nome proprio. Questi luoghi erano già conosciuti ed abitati durante il periodo paleolitico e neolitico, sono stati infatti ritrovati importanti reperti archeologici che tracciano un filo diretto con le prime popolazioni insediate ad Arquà attorno al 2000 a.C., mentre i resti di una necropoli del 800-700 a.C. confermano la presenza di una popolazione dell’età del ferro. Lozzo Atestino gode di una posizione strategica rispetto agli euganei, sin dalla dinastia dei Conti Da Lozzo si costruiscono opere di fortificazione, alcune arrivate in ottime condizioni sino ai nostri giorni, come il Castello di Valbona (costruito attorno al 1200), fortezza militare posta in posizione strategica e di “guardia”, mentre del castello dei Conti da Lozzo non rimane alcuna traccia. Nel corso dei secoli Lozzo si dimostra un territorio molto appetibile, grazie alla fertilità del terreno, ai boschi ricchi di selvaggina e legname ed ai suoi corsi d’acqua molto pescosi, tanto che sia la dinastia Carrarese, che la Repubblica Veneta poi, hanno apportato importati opere idrauliche (come lo scolo di Lozzo) per disporre di campi più ampi da coltivare e da adibire al pascolo per permettere lo sviluppo economico del luogo. I primi veneziani a diventare signori di Lozzo sono i Lando, che si impegnano a conferire una nuova impronta economica e culturale alla zona. Inoltre qui costruirono la loro residenza estiva, Villa Lando, divenuta Villa Correr nel 1700 ed utilizzata prima della Guerra Mondiale come raccolta di bozzoli e filanda. Lozzo Atestino, terra di confine con il vicentino, che da sempre è la fortezza a guardia degli euganei.
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